MEDICI, CONSENSO INFORMATO SEMPRE NECESSARIO
02.08.2011 12:14Con la sentenza n. 16543 del 28 luglio 2011 i Supremi Giudici si sono espressi sul diritto al consenso informato del paziente.
Un diritto che deve essere sempre rispettato dal medico, tranne nei casi in cui la persona è in pericolo di vita.
Secondo la Cassazione la mancata richiesta del consenso informato da parte del sanitario costituisce una violazione del diritto della persona, tutelato oltre che dalla Costituzione anche dalla Convenzione sui Diritti dell'Uomo ,oltre che dal Codice Deontologico medico. Il consenso da parte del degente racchiude,infatti, due diritti fondamentali, quello all'autodeterminazione e quello alla salute.
Gli ermellini così si sono espressi a proposito del caso di una signora ricoverata in un ospedale per effettuare un intervento di laparoscopia, come le era stato consigliato dalla ginecologa che la curava da anni. Ma una volta entrata in sala operatoria, l'operazione di laparoscopia, si è trasformata in un intervento di laparatomia. Vale a dire che la signora, invece, di sottoporsiad un intervento che prevede l'utilizzo di una tecnica non invasiva,per sopraggiunte complicazioni, è stata sottoposta ad un altro tipo di operazione più complessa . Un intervento, che tra l'altro le ha procurato numerose complicazioni post- operatorie, tra cui infezioni e anemia.In seguito all'episodio la paziente si è rivolta al Tribunale di Roma,sporgendo querela per lesioni colpose, in quanto il suo consenso si limitava esclusivamente all'intervento laparoscopico e non alla laparatomia che, invece, le è stata praticata, senza essere stata prima consultata.
La Suprema Corte ha precisato che il chirurgo non ha mai la facoltà di fare un intervento aggiuntivo, anche se necessario e tecnicamente corretto, se prima il paziente non è stato correttamente informato e non ha dato il suo consenso. Naturalmente la vicenda si complica, nel caso in cui l'operazione crea delle conseguenze dannose, come nel caso in questione.
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